COPPIA: L’IMPORTANZA DI FARE MANUTENZIONE

La capacità di costruire relazioni piacevoli e solide che non temano il trascorrere del tempo e reggano gli ‘scossoni’ della vita non è scontata;  si tratta infatti di un’abilità complessa che va acquisita con esperienza e autoriflessione.

Si arriva a costruire la relazione di coppia portandosi dietro il bagaglio di esperienze vissute nella famiglia d’origine. C’è chi ha avuto la fortuna di crescere in famiglie in cui le relazioni tra i vari componenti erano coltivate con cura.  

Altri invece che hanno vissuto poco l’esperienza di condividere, aprirsi e sentirsi capiti.  

E poi ci sono i ‘copioni’ famigliari interiorizzati: le modalità di comportamento dei propri genitori tra di loro e con i figli. Sono come delle ‘matrici’ di comportamento che guidano inconsapevolmente il nostro modo di stare con il partner o in famiglia.

Insomma quando ci innamoriamo e iniziamo a formare una coppia che ha un progetto nel tempo, possiamo ‘scoprire’ di non avere in noi gli strumenti per affrontare momenti di crisi o blocchi nella comunicazione con il nostro partner e questo ci fa sentire impotenti.

Infatti la percentuale di coppie che si separano dopo poco tempo di convivenza sono oggi una percentuale molto alta. Forse a volte ci si illude che il problema sia cambiare il partner con il rischio di ritrovarsi in condizioni simili dopo un po’ di tempo. Questo perchè certi meccanismi mentali tendono a ripetersi. E’ necessario rendersi conto della loro esistenza e lavorare su di sé per modificarli.

Inoltre la routine del quotidiano, le richieste lavorative, i mille impegni da cui si è distratti non facilitano la riflessione e lo scambio con l’altro. Così si finisce per adattarsi anche a vivere un rapporto insoddisfacente; si impara a non affrontare certi argomenti; ci si chiude perché non ci si sente compresi e ci si sobbarca l’insoddisfazione conseguente senza coinvolgere il partner.

Come? Ci si dedica ad hobbies e sport; si trascorrono 12 ore al lavoro; ci si concede avventure sentimentali di vario tipo; si finisce per portarsi dietro una quota di rabbia convinti di non poter fare altrimenti.

E quali sono le conseguenze nel tempo di una situazione di questo tipo? Depressione, da intendersi come piattezza emotiva, scarsa energia vitale; malesseri somatici di vario tipo che tendono a cronicizzzarsi; problemi nel rapporto con gli eventuali figli che si sentono colpevoli perché non vedono i genitori felici e anche arrabbiati perché si trovano a ‘reggere’ il peso della situazione.

Allora che fare? Cerchiamo di schematizzare qualche punto da cui partire per la ‘manutenzione’:

  1. rallentare con gli impegni e le distrazioni e iniziare a sintonizzarci su come stiamo veramente; e possibilmente comunicarlo al proprio partner
  1. predisporsi all’ascolto accogliente dell’altro: evitando pregiudizi, giudizi, consigli pratici;
  1. curare momenti di piacere condiviso: che attività si svolgono insieme che piacciono ad entrambi? Che ruolo ha il piacere nelle quotidianità?
  1. ma se i litigi nel tempo hanno costruito come un muro invisibile nella coppia che non si riesce ad abbattere, rivolgersi a uno specialista che possa offrire uno spazio protetto in cui parlarsi e analizzare gli intoppi comunicativi.

E’ importante non illudersi che le cose possano cambiare magicamente nè lasciare che le incomprensioni si incancreniscano. Il benessere della coppia è una risorsa preziosa, ma per potersi mantenere richiede dedizione, cure costanti e un po’ di autodisciplina.