La ferita profonda di un amico che ‘tradisce’…

Quando per motivi più o meno chiari ci volta le spalle. A volte c’è stato un litigio, un’incomprensione; non necessariamente ‘drammi’, questioni gravi, a volte si è trattato di questioni banali perlomeno secondo una valutazione razionale.

La comunicazione si spezza, i fraintendimenti si susseguono, di sovente è impossibile chiarirsi; al dolore segue la distanza. La possibilità di ‘ricucire’ il rapporto si fa sempre più lontana. E poi c’è la rabbia che copre il dispiacere.

Nel tempo poi si raccolgono i cocci: i dubbi su di sé, il timore di non avere fatto abbastanza, la sensazione di vuoto scatenata dall’assenza di quella persona ma anche del pensiero rivolto a lei, dell’interdizione dell’incontro. E’ da considerarsi alla stregua di un lutto, la perdita di un sostegno importante che faceva sentire più forti; faceva sentire amati e consentiva di restituire quell’amore, necessità così profondamente umana.

Può richiedere veramente molto tempo il rimarginarsi di quella ferita ma perché ciò avvenga è importante riuscire a dare un senso a ciò che è accaduto e poterlo condividere, non addossarsi tutte le ‘colpe’. Bisogna fare attenzione che il dispiacere vissuto in solitudine non si prenda troppo spazio e non si tramuti in amarezza e in disinvestimento emotivo rispetto ad altre relazioni.

×